venerdì 31 dicembre 2021


 

Filastrocca di Capodanno di Gianni Rodari

Filastrocca di Capodanno:
fammi gli auguri per tutto l’anno:
voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;

voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;

voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco;

che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.

Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.

sabato 27 febbraio 2021

 

La violetta ha proprietà: emollienti, espettoranti, diuretiche, sudorifere, emetiche e sedative ed è per questo impiegata come rimedio naturale per depurare la pelle.
L’ oleolito ottenuto dalla violetta si rivela un ottimo dermopurificante e dermoprotettivo.

domenica 21 febbraio 2021

Mirella Trevisan - Operatore olistico in naturopatia - Corsi frequentati ed esami sostenuti presso l’Associazione Europea di Medicina Tradizionale A.E.ME.TRA.

 dott.ssa Mirella Trevisan Operatore Olistico - Tecniche Naturopatiche
Mobile: 345 916 77 98 - Sede legale e operativa:
Via Pietro Cossa, 280 int. 32/C - 10151 Torino
Seconda sede operativa: Studio Regenera
C.so Monte Cucco 133 -10141 Torino, Italy Partita Iva: 10311570013
Cod. Fisc. TRVMLL62H44L727G
Blog: myra-artemyra-health.blogspot.com
 
Pratiche di benessere
✔ Tecniche di rilassamento
✔ Visualizzazione immaginativa
✔ Alimentazione Naturale in Naturopatia
✔ Iridologia
✔ Fiori di Bach
✔ Aromaterapia con O.E.
✔ Aromamassaggio
✔ Oligoterapia e Sali di Schussler
✔ Tecniche di comunicazione
✔ Erboristeria e fitoterapia
✔ Medicina Ayurvedica
✔ Cromoterapia
 
RICHIEDI PREVENTIVO

 

martedì 26 gennaio 2021




 


 

Il vitalismo afferma l‟esistenza ed il potere causale delle „forze vitali‟ o degli „spiriti vitali‟ nella natura. Secondo questa teoria, la presenza di spirito vitale distingue la materia organica da quella inorganica. Le spiegazioni vitalistiche dei fenomeni naturali tendono ad essere qualitative e i processi vitalistici sono concepiti in un modo olistico e teleologico.
Soprattutto il vitalismo concepisce le cause del moto come inerenti alla materia e la natura come «intrinsecamente attiva ed autoorganizzante». Nella storia della filosofia sia speculativa che naturale, le teorie vitalistiche hanno sempre avuto profonde implicazioni teologiche.
I filosofi del Cinquecento e del Seicento credono in un universo incantato, impregnato dall‟anima del mondo (anima mundi) e popolato da forze e da spiriti vitali con ruoli causali nella natura. Questi filosofi attribuiscono la presenza nella natura dell‟anima mundi e di forze e spiriti vitali all‟azione divina.
Un'altra caratteristica del vitalismo rinascimentale è l‟affermazione di una corrispondenza fondamentale tra il macrocosmo ed il microcosmo. La teoria della corrispondenza tra microcosmo e macrocosmo è al centro di un gruppo di idee derivate dalla tradizione mistico-alchimica incrociata con temi comuni al misticismo neoplatonico. Le sostanze vitali degli oggetti costituite da spiriti invisibili o forze naturali.

 

sabato 23 gennaio 2021


 
Platone nel Timeo, dialogo cosmologico, fu tra i primi a parlare di un'anima universale, ereditando questo concetto da tradizioni orientali, orfiche e pitagoriche. Platone definisce il mondo come un grande e unico "organismo vivente", la cui vitalità generale è supportata da una grande anima, infusagli dal Demiurgo, che lo plasma a partire dai quattro elementi fondamentali: fuoco, terra, aria, acqua.
L'Anima Mundi rappresenta il principio unificante da cui prendono forma i singoli organismi, i quali, pur articolandosi e differenziandosi ognuno secondo le proprie specificità individuali, risultano tuttavia legati tra loro da una tale comune Anima universale.
Pur essendo di origine essenzialmente orientale, fu un tratto caratteristico del paganesimo o delle religioni animiste, secondo cui ogni realtà, anche apparentemente inanimata, contiene una presenza spirituale, collegata all'anima del tutto.
Nel politeismo le divinità erano proprio espressioni personificate di queste forze o energie della natura e concepite ad essa immanenti.
L'Anima Mundi la si ritrova poi essenzialmente nelle più svariate espressioni del misticismo. Si tratta di un concetto antitetico al meccanicismo: per quest'ultimo gli organismi sono il risultato della combinazione di più parti, originariamente separate tra loro, che unendosi accidentalmente costruiscono l'essere vivente.
Questa teoria, nota come atomismo, era apparsa per la prima volta in Democrito, secondo cui tutta la realtà risulta composta di atomi, soggetti a leggi di causa-effetto; l'anima secondo Democrito non esiste, o meglio è qualcosa di puramente materiale, soggetta al divenire e alla morte.
Questo determinismo meccanicista venne ripreso in età moderna da Newton e dall'empirismo anglo-sassone. 
Rispetto a tale concezione, il modo di procedere dell'Anima del mondo risulta invece rovesciato: secondo i neoplatonici la vita non opera assemblando singole parti fino ad arrivare agli organismi più evoluti e intelligenti, ma al contrario parte da un principio unitario e intelligente da cui prendono forma le piante, gli animali, e gli esseri umani. È da questo principio universale che è possibile comprendere i singoli elementi della natura, non viceversa.
Secondo il neoplatonismo, cioè, mentre su un piano materiale la vita procede orizzontalmente dagli esseri inferiori fino a quelli più evoluti, sul piano della coscienza l'intelligenza precede la materia, in un senso per così dire perpendicolare rispetto ad essa, dall'alto verso il basso.
"L'Anima del Mondo è un'energia naturale degli esseri per cui alcuni hanno soltanto la capacità di muoversi, altri di crescere, altri di percepire attraverso i sensi, altri di giudicare. […] Ci si chiede cosa sia quell'energia. Ma, come mi sembra, quell'energia naturale è lo Spirito Santo, cioè una divina e benigna armonia che è ciò da cui tutte le realtà hanno l'essere, il muoversi, il crescere, il sentire, il vivere, il giudicare."
(Guglielmo di Conches, Glosse al Timeo di Platone)


 


 

martedì 5 gennaio 2021

Epifania


 

La dodicesima notte.

 
 
Per molte culture pre-cristiane la dodicesima notte dopo il 25 dicembre era quella di passaggio tra i festeggiamenti per la fine dell’inverno e quelli propiziatori al ritorno della primavera.
Oggi è la festa cristiana che celebra la rivelazione di Dio agli uomini nel suo Figlio,
il Cristo ai Magi: il termine Epifania deriva infatti dal greco antico, verbo ἐπιφαίνω,
epifàino, che significa “mi rendo manifesto”.
Allora perché l'epifania è associata dallarrivo della notte di una vecchietta piena di doni?
Una leggenda associa i Re Magi a una vecchietta da loro incontrata per strada, alla quale chiesero indicazioni e alla quale, in segno di ricompensa, proposero di unirsi per andare a vedere il Grande Re. Lei rifiutò. Successivamente, pentita per aver perso quell'occasione, riempì un sacco con doni e dolciumi e cominciò a girare di casa in casa, elargendo i suoi piccoli regali ai bambini, sperando fra loro di trovare il Bambino Gesù.
Da qui la figura della Befana, la simpatica vecchina amata dai bambini perché porta doni, caramelle, dolciumi e anche un po’ di carbone (dolce) ai bimbi che nel corso dell’anno non si sono comportati nel più rigoroso dei modi.

Le tradizioni in Italia e all’estero
In Italia, la festa, abolita nel 1978 e reintrodotta nel calendario religioso e civile dal 1985, dà luogo a fiere, feste, concerti, discese della Befana da torri e campanili e a falò tradizionali in quanto l’atto di bruciare la vecchina è visto come un segno di benvenuto all’anno nuovo. Sotto le cappe di camini e stufe si mettono calze vuote affinchè la Befana, dopo essersi aggirata sui tetti, possa riempirle di doni e dolci. In alcuni paesi di Toscana, Friuli e Trentino, alcuni giovani (Befani) vanno per le case travestiti da Befana, con il volto tinto di nero, chiedendo a tutti qualche dolce da distribuire ai bambini.

all'estero, in Francia l’Epifania viene festeggiata la prima domenica di gennaio; per l’occasione si cucina un dolce all’interno del quale inserisce una fava: chi la troverà nella propria porzione avrà fortuna per tutto l’anno. In Germania i giovani, travestiti da Magi, vanno di casa in casa a cantare i canti tipici e chiedono donazioni.; tradizione simile anche in Ungheria dove, anzichè cantare, viene portato un presepe. In Romania i bambini bussano alle porte per chiedere se possono entrare per raccontare delle storie e, di solito, come compenso ricevono qualche spicciolo. In Spagna i più piccoli si svegliano presto e corrono a vedere i regali portati dai Re Magi; il giorno precedente mettono davanti alla porta un bicchier d’acqua per i cammelli assetati. In Russia, il 6 gennaio, la chiesa ortodossa celebra il Natale e, secondo la leggenda, i regali vengono portati da Padre Gelo accompagnato da Babuschka, una simpatica vecchietta.